Santa Maria in Trastevere

Piazza di Santa Maria in Trastevere Roma Roma

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Storia

La basilica, secondo la tradizione, venne fondata da papa Callisto I (217-222), nel luogo in cui dal terreno sgorgò dell'olio, e compiuta da Giulio I (337-352).

Durante l'VIII e il IX secolo, vennero aggiunte le navate laterali, risistemato il presbiterio e scavata la confessione, nella quale furono poste le spoglie di alcuni martiri tra cui quelle di san Callisto, fondatore della basilica.

La struttura architettonica attuale risale alla ricostruzione effettuata nel 1138-1143, con materiale in parte di spoglio proveniente dalle Terme di Caracalla, e voluta da papa Innocenzo II (1130-1143).[1] Il pontefice non riuscì a vedere il compimento e la decorazione della basilica, ma lasciò, tuttavia, i mezzi economici necessari per condurre a termine i lavori.

Nel XVI secolo, il cardinale austriaco Marco Sittico Altemps fece realizzare la Cappella della Madonna della Clemenza e alcune di quelle laterali su progetto di Martino Longhi il Vecchio.

Nel 1702, papa Clemente XI fece riedificare il portico e modificare la facciata su progetto di Carlo Fontana.

Durante il pontificato di Pio IX, tra il 1866 ed il 1877, la chiesa fu sottoposta ad un articolato restauro per opera dell'architetto Virginio Vespignani.