S. Anselmo all’Aventino
5 Piazza dei Cavalieri di Malta Roma
Storia e descrizione
La chiesa è di recente costruzione; essa, infatti, risale alla fine dell'Ottocento, costruita da Francesco Vespignani tra il 1892 e il 1896, su un terreno acquistato dal Vaticano con atto Tito Firrao del 13.10.1892 dal M.se Giulio Sacchetti, donato dalla Santa Sede ai Benedettini, che ne fecero, con l'annesso monastero e l'Università Teologica, il loro centro a Roma, sede dell'Abate Primate dell'Ordine.
La chiesa è in stile neoromanico, costruita dal Vespignani su progetto dell'abate benedettino belga Ildebrando de Hemptinne. L'interno si presenta a tre navate, divise tra loro da colonne di granito, con soffitto a capriate e abside decorata a mosaico; enorme è la cripta a cinque navate. La chiesa è costruita sui resti di una domus romana del II-III secolo d.C. (visibili nei sotterranei della chiesa); da questa domus proviene un mosaico, conservato nel monastero, raffigurante il Mito di Orfeo.
La chiesa è nota, soprattutto ai romani, per le esecuzioni di canto gregoriano offerte dai monaci durante le celebrazioni liturgiche domenicali. Inoltre dal 1962 è il punto di partenza della processione penitenziale presieduta dal Papa il mercoledì delle Ceneri, e che termina alla basilica di Santa Sabina dove viene celebrata la prima messa stazionale della quaresima.
Accanto alla chiesa hanno sede il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e il Pontificio Istituto Liturgico.